Non un settembre qualunque
- Leonardo Antonio Di Chiara
- 25 ago 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Laggiù, all'orizzonte, non c'è un settembre qualunque, non c'è il consueto capodanno civile. C'è un groviglio di domande. C'è il capodanno di un mondo diverso.
Come sarà tornare a scuola? Come sarà per i bambini, per i ragazzi tornare in classe dopo mesi e mesi? Sarà faticoso "allinearsi" alla vita precedente?. C'è una valanga di "come", di "quando", di "se".

Questa fine estate del 2020 è una linea di confine: non solo fra l'estate, le vacanze e il loro termine. E' una linea di confine di come eravamo e come saremo. C'è stata la quarantena, la fase 2, la fase 3 e c'è stata la voglia e lo sforzo di tornare alla normalita. Gli ombrelloni, le spiagge, i tuffi, le pinne e gli occhiali, il mare azzurro, il cielo azzurro, le bibite ghiacciate, il cocco bello, il fresco dei pini, il bagno di mare a notte e le discoteche all'aperto.
Ma l'apparenza inganna, perchè laggiù non c'è un settembre qualunque, ma c'è un mese con una domanda che ci stiamo facendo in tanti: che cos'è normale? Che cosa sarà normale?... una canzone recita: "lo sapremo solo vivendo".
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